La vera essenza della cucina veneziana risiede nei doni della sua laguna e dell'Adriatico, dove il pescato locale è il protagonista indiscusso.
Un viaggio gastronomico inizia con il pesce povero e tradizionale: emblema della laguna è il Ghiozzo (o Gò), un piccolo pesce dal sapore inconfondibile, base del celebrato Risotto de Gò. Un altro ingrediente storico è la Schilla (o Schia), un piccolo gamberetto di laguna che viene fritto per esaltarne la croccantezza o utilizzato per arricchire i brodi.
La categoria dei Molluschi e Crostacei offre autentiche prelibatezze. Imperdibili sono le Moeche, i granchi in muta che, pescati e fritti interi nei brevi periodi di cambio del carapace, rappresentano una vera eccellenza. Simili ma di minor pregio sono le Masanete (granchi femmine). La laguna fornisce anche le famose Vongole veraci e i locali Caparòssoi, ingredienti fondamentali per primi piatti come spaghetti o soutè
Tra le ricette storiche, un posto d'onore spetta alle Sarde in Saòr: nate come metodo di conservazione per i lunghi viaggi dei marinai, consistono in sarde fritte e poi marinate con cipolle cotte in agrodolce, arricchite con pinoli e uvetta; un antipasto complesso e irrinunciabile.
Infine, benché basato su un ingrediente di terra, non si può trascurare il Fegato alla Veneziana, un'icona del gusto lagunare: sottili fettine di fegato di vitello cotte con abbondante cipolla e servite, in contrasto con la tradizione del Veneto occidentale, con la delicata polenta bianca locale.
Il cuore agricolo ed enologico della Provincia di Venezia risiede nell'entroterra, noto come Venezia Orientale, una zona fertile tra i fiumi Livenza e Tagliamento. La tradizione vinicola è ben delineata in diverse Denominazioni d'Origine. La prestigiosa DOCG Lison regala un vino bianco secco, profumato e minerale – lo storico ex Tocai, ora Tai o Lison Classico – ideale per sposare i piatti di pesce della vicina costa. In quest'area, le denominazioni DOC Lison-Pramaggiore e DOC Venezia producono eccellenti rossi da vitigni bordolesi come Merlot e Cabernet Sauvignon, accanto a bianchi di qualità come Pinot Grigio, Chardonnay e Verduzzo. Spostandoci verso ovest, lungo il Piave, troviamo il rosso iconico: il Raboso del Piave (DOC Piave e DOCG Malanotte del Piave), un vino autoctono che, robusto e speziato dopo l'affinamento, è il compagno perfetto per carni e cacciagione. Si consiglia l'esperienza delle degustazioni guidate lungo le "Strade dei Vini" di Lison-Pramaggiore.
La terra, recuperata grazie alle secolari opere di bonifica, è eccezionalmente generosa nell'orticoltura. L'entroterra costiero vanta l’eccellenza dell'Asparago Bianco di Bibione e Palazzetto, apprezzato per la sua delicatezza. Dalla laguna proviene il prezioso Carciofo Violetto di Sant'Erasmo, coltivato nelle isole minori, che si distingue per il colore intenso e il sapore raffinato. Un prodotto di base essenziale è la Farina di Mais Biancoperla, che regala la caratteristica polenta bianca, più delicata di quella gialla, rendendola l'abbinamento ideale per i piatti di pesce. Infine, l'area di Cavallino-Treporti si configura come un vero orto, specializzato in pomodori, insalate e la rara Susina Gialla di Lio Piccolo.
La pasticceria veneziana, legata storicamente alle esigenze dei marinai e dei mercanti in viaggio, è dominata dai biscotti secchi a lunga conservazione. I Bussolà Buranei (o Buranelli), a forma di ciambella o di ‘S’, sono i dolci iconici dell'isola di Burano, perfetti per essere inzuppati. Gli Zaeti (o Zaleti) sono biscotti rustici dalla forma a losanga, caratterizzati dal colore giallo (zal in veneto) della farina di mais e arricchiti con l'uvetta. I sottili e croccanti Baicoli, sottoposti a doppia cottura, sono ideali per l'inzuppo in caffè, zabaione o vini dolci come il Verduzzo Passito. La tradizione si arricchisce con i Dolci di Festa: le Fritole (frittelle), regine del Carnevale, e la rustica Pinza Veneta, un dolce denso a base di pane raffermo, farina di mais, fichi secchi e finocchio selvatico, tipico del periodo dell'Epifania.